Ci troviamo a Milano, in un famoso locale all’ora dell’aperitivo. Il bar è molto affollato, le persone bevono e si divertono. Entra una donna molto bella, la maggior parte degli uomini presenti la notano e la seguono con lo sguardo. Lei si avvicina al bancone e ordina un cocktail.
E’ sola e già qualche uomo sta pensando di farsi avanti per conoscerla. Il più rapido e spregiudicato si avvicina e con una scusa comincia a parlare con lei scoprendo che si tratta di una consulente specializzata in marketing nel mondo della moda e si trova in città per incontrare un noto stilista.
L’uomo è affascinato da lei e vuole conquistarla, è convinto di essere il suo tipo e che da lì a poco lei accetterà un suo invito a cena.
In quel momento entra nel locale l’attore americano Brad Pitt che si trova a Milano per girare alcune scene del suo ultimo film, è in compagnia del suo agente. Brad Pitt è bello, ricco e famoso. Appena la bella consulente marketing lo vede, lascia il suo drink e corre verso di lui per conoscerlo.
Brad la guarda infastidito quasi come se lo stesse disturbando facendole segno di parlare prima con il suo agente, ma nonostante lui la respinga, insiste e gli lascia un suo biglietto da visita con la speranza di poterlo rivedere.
Anche le altre persone presenti si accorgono di Brad e si precipitano a farsi un selfie con lui e a chiedere il suo autografo, lui rimane ancora un po’ e poi se ne va.
La donna torna al bancone dove aveva abbandonato il suo corteggiatore, il quale però si è offeso per essere stato piantato da solo con il suo drink a causa del famoso attore americano. Decide così di fare il prezioso e di farsi desiderare un po’ come Brad. Ma lui non è Brad e lei decide di andarsene dal locale da sola.
Ciò a cui abbiamo assistito durante questo aperitivo sono stati due distinti colloqui di assunzione.
La bella consulente marketing era un potenziale buon candidato, l’uomo nel locale che tenta l’approccio era l’imprenditore di una piccola e media impresa, mentre Brad Pitt era il manager di una azienda famosa come potrebbe essere Apple o Google.
I candidati dotati di esperienza e talento sono attratti dalle aziende più famose, le quali però possono “tirarsela” perché hanno la coda di candidati che desiderano lavorare per loro e le “corteggiano”.
La stessa cosa non la possono fare le piccole e medie imprese meno conosciute perché per avere i candidati migliori, al contrario delle aziende più famose, sono loro a dover sfoderare grandi abilità di corteggiamento.
So che questa cosa farà arrabbiare molti imprenditori, ma in questo gioco della seduzione fra candidato e azienda, nel quale sono convinti di poter scegliere, non hanno ancora capito che sono loro ad essere scelti dalle persone di valore.
Perciò se non sei Apple, più te la tiri e più “due di picche” ti becchi.