Prima o poi questo momento doveva arrivare. Non potevo non affrontare un “disturbo” comportamentale che, secondo me, dovrebbe essere incluso nella classificazione internazionale delle malattie dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità. Si tratta di un problema sociale che colpisce ogni giorno milioni di persone.
Ebbene si, sto parlando della PERMALOSITA’.
Non possiamo più nascondere questa piaga sociale che continua a mietere vittime fra la popolazione. In ogni famiglia, in ogni coppia, in ogni azienda, in ogni gruppo di amici si nasconde un permaloso pronto a scatenare la propria reazione incomprensibile, quando il suo punto di vista viene messo in discussione o in secondo piano.
Lo devo ammettere, anch’io per tanti anni ho contribuito alla proliferazione di questo virus, ma poi sono entrato in un gruppo di recupero di permalosi anonimi nel quale ho ritrovato la mia serenità ?. Ogni tanto ho delle ricadute ma seguo una terapia per riprendermi velocemente.
Quella del permaloso è una vita difficile. Si sente sempre al centro dell’attenzione ed è convinto che qualunque cosa detta in sua presenza sia riferita a lui.
Ho condotto delle approfondite ricerche su questo tema e ho individuato tre stadi di gravità del disturbo.
- Permalosità di livello 1, i bollitori, che quando si offendono, rimangono zitti e si tengono tutto dentro fino a quando un evento scatenante fa scoppiare una bomba atomica.
- Permalosità di livello 2, i polemici, che quando se la prendono, vogliono dimostrare in tutti i modi di avere ragione, capaci di discussioni dalla durata infinita.
- Permalosità di livello 3, i collerici, quelli che manifestano la loro permalosità cercando di distruggere il punto di vista degli altri. Per loro non è importante avere ragione, per loro è importante annientarti.
Sulla durata della permalosità ho individuato tre tempistiche diverse. Permalosità a breve termine, quando ti passa velocemente, a medio termine, quando ci metti settimane o mesi a fartela passare, a lungo termine quando servono anni.
Conosco persone che sono arrabbiate da 30 anni … ormai per loro la permalosità è quasi un lavoro perché ogni giorno devono ricordarsi il motivo per cui se la sono presa. Con tutta questa fatica, potrebbero chiedere un indennizzo per permalosità permanente.
Dobbiamo ammettere però che un mondo senza permalosi sarebbe una noia, non ci sarebbe più nessuno che si arrabbia.
A questo punto se sei permaloso ti sarai offeso ( e sicuramente non leggerai più quello che scrivo per ripicca ) se non lo sei ciò che hai letto ti avrà fatto sorridere perché probabilmente qualche permaloso vicino ce l’hai pure tu.
Ti lascio con l’unica cosa seria di questo post, la permalosità è un eccesso di soggettività, perciò se anche a te capita di caderci, sappi che l’unico modo per evitarla è aprirti a comprendere il maggior numero possibile di punti di vista diversi dal tuo……….. 😉