Ti sarà capitato di andare a un luna park e vedere qualche palloncino che, sfuggito dalle mani di un bambino, ha iniziato la sua infinita salita verso il cielo.
Io credo che se le persone non avessero preoccupazioni, si comporterebbero come quel palloncino, il loro umore continuerebbe a migliorare e sarebbero sempre più felici.
Ma nel mondo reale le preoccupazioni ci sono e lo sappiamo bene. Ognuno di noi reagisce in modo soggettivo ai problemi, e come conseguenza può subirli in modo più o meno pensante.
Immaginiamo che ogni preoccupazione sia un piccolo sacchetto di sabbia che rimane attaccato al filo che lega il palloncino.
Probabilmente con un sacchetto solo il palloncino continuerebbe la sua salita verso il cielo, sicuramente con meno velocità, ma salirebbe lo stesso.
Se i sacchetti fossero due potrebbe continuare a salire, ma la salita diventerebbe molto lenta.
Quando i sacchetti diventano troppi, prima il palloncino rimane quasi fermo a mezz’aria e poi piano piano inizia a scendere, fino a toccare il terreno.
Un palloncino più grande con una maggiore quantità di elio potrebbe sopportare il peso di un numero maggiore di sacchetti ?
Probabilmente si, ed è quello che succede quando senti di essere molto preoccupato o turbato e cerchi qualcosa che ti motivi per andare avanti.
Ma è estremamente faticoso perché devi continuamente lottare con ciò che ti porta giù verso terra e comunque anche se tu potessi passare una settimana a farti motivare da Antony Robbins, nel migliore dei casi rimarresti bloccato a mezz’aria.
Devi imparare a sganciare ciò che ti preoccupa.
Non potrai mai salire e trovare la tua felicità se non affronti ciò che ti crea preoccupazione. A volte affrontare significa anche imparare a cambiare atteggiamento verso i problemi, soprattutto quando i problemi non si possono risolvere.
Passare la vita sospesi a mezz’aria significa rimanere eternamente insoddisfatti, anche facendo tanto sforzo, non riuscirai mai a salire ed essere felice.
